Rompe gli indugi Ottavio Pasquotti e lancia il cartello per una nuova coalizione “contro tutti” e tutto quello che è stato fatto in città negli ultimi 20 anni per i prossimi appuntamenti elettorali. Sotto la denominazione di Vittorio Veneto Viva, ha pubblicato un appello aperto alla sottoscrizione di tutti coloro “Che – dice – vogliono cambiare, siano partiti e siano liste civiche, in modo del tutto trasversale da destra a sinistra, ma insieme perché una singola lista conta nulla, non bisogna cercare il 2 per cento”.
Per ora l’appello è ancora un foglio bianco, ma nei prossimi giorni si arricchirà di persone che vorranno impegnarsi per riportare la città all’avanguardia. Questo almeno spera Pasquotti, ancora segretario provinciale del Psi, partendo dal presuppoto che “La nostra città ha smesso di crescere e di produrre benessere e opportunità dagli anni ’90. La crisi, di chiara evidenza, coinvolge i vari settori economici e sociali, dai servizi al commercio e dai trasporti all’industria. E’ inoltre in atto un consistente calo demografico in controtendenza rispetto ad altre realtà. La scomparsa di quasi tutti i servizi di interesse comunale e sovracomunale a favore di comuni limitrofi ed in particolare di Conegliano, – continua – sono il segno tangibile di un declino culturale e di identità di una città che da polo industriale, sociale e dell’animazione culturale si è avviata verso un ruolo marginale: una città dormitorio dalla quale i giovani fuggono”.
Nella analisi anche il fatto secondo Paquotti che “Le amministrazioni che avrebbero dovuto essere tra loro alternative nella proposta e nel modo di gestire, in realtà si sono rivelate in perfetta continuità e contiguità nella gestione e nelle scelte errate che hanno portato a questo disastro.
Per questo occorre un radicale cambio di passo, con un programma e una compagine amministrativa che in completa discontinuità con quanto e quanti in questi anni hanno contribuito a questo declino, abbia l’obbiettivo di un grande rilancio della città, individuandone con precisione le varie vocazioni”.
E ovviamente le prossime elezioni comunali diventano il momento decisivo per dimostrare che vogliamo cambiare la storia di Vittorio Veneto. “Basta con l’ormai stucchevole e inconcludente “rispetto” degli schieramenti di partito nazionali e/o locali, basta con una Città ostaggio di equilibri ed interessi di altri livelli amministrativi e di decisioni prese altrove. E’ necessario costruire per le prossime elezioni cittadine una coalizione unitaria di Cittadini aperta a quanti hanno interesse e disponibilità a dare il loro impegno e contributo– è l’appello conclusivo – La sfida sarà vinta solo se si riuscirà a coinvolgere tutti in una grande e assolutamente nuova aggregazione elettorale con rappresentanti qualificati, appassionati della cosa pubblica e della civile convivenza. Senza necessariamente disconoscere o nascondere identità o simboli che sono stati costruiti con fatica e impegno di tanti militanti, ma di valorizzarli schierandoli dietro una bandiera nuova, che possa far emergere il reale cambiamento e recuperare anche chi ha giustamente perso fiducia nei confronti di un andazzo divenuto un campo di gioco in cui le parole si sono sostituite ai fatti”. Per Ottavio Pasquotti, che si rilancia nell’agone politico la soluzione potrebbe essere Vittorio Veneto Viva.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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