Sirti, l’azienda annuncia esuberi: a Mareno il sindacato proclama quattro ore di sciopero

Quattro ore di sciopero-assemblea sono state proclamate per mercoledì 20 febbraio nel cantiere della Sirti di Mareno della Sirti, dopo la notizia che tra i 100 esuberi previsti nel Triveneto, buona parte sono proprio riferiti alla sede marenese, dopo i sindacati stanno prendendo le decisioni per lo stato di agitazione.

Sirti, azienda storica e leader in Italia nel settore delle istallazioni, manutenzioni di reti telefoniche e ponti radio ha comunicato infatti alle organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm e al Coordinamento RSU l’avvio delle procedure per esuberi d’organico di 883 tra operai e impiegati, su meno di 4000 dipendenti in tutto il territorio nazionale.

E proprio in Triveneto il taglio riguarderà un circa un quinto della forza lavoro. Le sedi si trovano a Verona,Trento, Mareno di Piave (dove i dipendenti sono 135), Basigliano e Belluno, e pare proprio che dei 1000 esuberi a livello nazionale poco meno di un centinaio potrebbero colpire il triveneto.

Le Rsu Fiom della Sirti di Mareno di Piave e Belluno, in linea con le decisioni nazionali, hanno già avviato lo stato di agitazione e proclamato un primo pacchetto di 4 ore di sciopero assemblea per mercoledì 20 febbraio, presso il cantiere di Mareno, dove saranno decise anche le future iniziative. Forte la preoccupazione per gli effetti su lavoro e reddito dei tanti operai. Lavoratori e sindacati sono particolarmente irritati perché non vi è carenza di lavoro, anzi i recenti violenti eventi atmosferici hanno consegnato nel triveneto una mole di lavoro per diversi anni, prima di tornare alla normalità. Infatti l’espansione di lavoro di istallazione, manutenzione e interventi sulle reti sono sub appaltate a ditte in supporto ai lavoratori Sirti.

E qui sta il nodo. La Tim pare voler far pagare lo scontro in corso, anche in queste ore, tra italiani e francesi per il controllo della società – , tra cui la cassa depositi e prestiti del Ministero del tesoro – alle imprese primarie che lavorano sulla rete, con una politica dei prezzi sulle attività insostenibile. Lo sciopero quindi è indetto per chiedere un immediato intervento del Governo al fine di garantire la difesa del lavoro, della legalità e della sicurezza del sistema delle comunicazioni del nostro Paese.

(Fonte: Rsu Sirti).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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