Senza autorizzazione per poter passare sulla provinciale ha rischiato di saltare la processione con la statua della Madonna di Lourdes che dal 1957 la parrocchia di Osigo effettua l’11 febbraio, dopo un voto acceso dalla popolazione di allora, con i fedeli dalla chiesa lungo via Cal della Chiesa e l’arrivo davanti all’asilo in via Da Milano, dove è stata costruita la Grotta (nella foto sopra).
Ha rischiato di saltare, ma perdendo di fatto il suo significato da 60 anni a questa parte, la processione si è ridotta ad un breve circuito su strade comunali e sentieri fino a Borgo Da Re e ritorno in chiesa da dove è partita. Imbufaliti i credenti di Osigo, e se alla fine hanno dovuto abdicare in favore di un percorso alternativo, la protesta contro la decisione della provincia, e per alcuni anche contro il Comune, si sta levando piuttosto forte.
La comunità diede voto alla Madonna di Lourdes per poter superare oltre alla povertà e miseria del dopoguerra, anche le malattie che persistevano e superare ogni avversità. Ogni 11 febbraio con la statua dunque dalla chiesa si raggiungeva l’asilo infantile: “Invece quest’anno – scrive M.G. da Osigo – la nostra comunità si è vista negare il permesso dagli enti preposti, provincia e comune, per effettuare la processione sempre molto partecipata, dopo la messa e portare la Madonna (nella foto sotto). Non volevano permetterlo ma alla fine l’abbiamo fatta modificando il percorso nel nostro intimo senza negare o togliere il significato. Ma dove stiamo andando o dove ci vogliono portare con questi divieti?”.
Una posizione che l’amministrazione comunale in parte ha condiviso, come ha confermato il sindaco Laura Buso, negando comunque che il comune abbia voluto intralciare la tradizionale processione: “Noi abbiamo inviato come ogni anno la richiesta di doppio senso alternato sulla provinciale, la provincia ha risposto giovedì scorso che non dava parere favorevole, al punto che anche il parroco ha deciso di sospendere la processione. Da parte nostra pensavamo di superare la difficoltà con il nostro vigile, ma non c’è stata possibilità di trovare una soluzione con il dialogo. Per le strade comunali mi sono presa la responsabilità. Per i funerali poi non ci saranno problemi per quanto ci riguarda”.
Posizione ribadita anche dal vice sindaco Giacomo De Luca: “La provincia non lascia più fare le processioni e i funerali, sono disposizioni precise. Noi come comune abbiamo cercato di proporre una soluzione, ma dalla provincia è stato evidente il diniego, non è dipeso da noi insomma, i cittadini devono saperlo”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
You must be logged in to post a comment.