Per circa due ore ha tenuto banco il vigneto dell’asilo di San Giacomo in consiglio comunale ieri sera, e alla fine è stata approvata l’integrazione al piano di Polizia Rurale intercomunale con l’inserimento in pratica dell’atto di indirizzo dello scorso mese di gennaio, nel quale si evidenzia che in caso di impianti di vigneti o arboreti in terreni catalogati come “zona F” (come una parte dell’area del vigneto), è necessario prima siglare un atto di convenzione con il Comune. Azione condivisa anche nel corso della riunione tecnica di lunedì con Cesana, Comune, Regione Arpav e Uls2.
Non è stato facile, a partire dal fatto che probabilmente ormai per il vigneto di San Giacomo è tardi, nonostante diffide e ordinanze di sospensione di impianto i lavori sono stati portati a conclusione. E probabilmente seguiranno code legali e lavoro per gli avvocati. Non accolta la proposta del consigliere Gianluca Posocco della Lista Toni da Re che ha caldeggiato invano un rinvio per permettere un incontro tra genitori e proprietà. Genitori che tra l’altro hanno assistito in massa alla discussione che si è sviluppata, e che sono comunque rimasti soddisfatti, nonostante tutto, dell’esito.
Mentre la maggioranza ha ritenuto inutile per la mancanza di volontà della proprietà a dialogare, tutto il gruppo che fa riferimento alla Lega Nord al momento della votazione dopo un dibattito lunghissimo è uscito dall’aula: “Non siamo contrari all’ integrazione al regolamento verso i vigneti, ma ci sono tutti i requisiti per toccare diritti su proprietà private. Ci saranno code legali, ci saranno richieste di danni non da poco, votatevelo” – è stata la conclusione del capogruppo Bruno Fasan, mentre l’ex sindaco Da Re ha puntato il dito sul ritardo della discussione a distanza di due mesi da quando si è posto il problema, lamentando la mancanza di documenti e verbali delle ispezioni della Polizia locale.
“Speriamo invece che questa proposta faccia nascere un dialogo tra le parti e che la modifica del Piano vada a risolvere possibili conflitti futuri” ha concluso il capogruppo del Pd Marco Dus . Per Adriano Botteon del Gruppo Misto è una soluzione all’italiana, un regolamento che mette comunque “le manette” agli interventi autonomi del Comune, e favorisce chi impianta. A sua volta Matteo Saracino di Partecipare Vittorio, pur ritenendo inutile ormai la delibera, ha sottolineato sarcasticamente l’attività frenetica degli ultimi tempi “In questo modo non si governa una città”. Alla fine sia Botteon che Saracino hanno approvato comunque la modifica, anche perchè non è stato escluso che la nuova delibera possa avere valore retroattivo o meno.
“Noi genitori siamo soddisfatti che il consiglio comunale ieri sera abbia approvato l’integrazione al regolamento intercomunale di polizia rurale, recependo le indicazioni date dal tavolo tecnico dello scorso lunedì tra Regione, Comune di Vittorio Veneto, Ulss2, Arpav e Cesana Malanotti- affermano gli esponenti del Comitato Genitori -. Era importante che, soprattutto dopo la piantumazione avvenuta ieri, arrivasse un segnale da parte del consiglio comunale. Ora speriamo che tale integrazione possa valere anche per il vigneto piantato accanto alla nostra scuola dell’infanzia, visto il mancato rispetto dell’ordinanza di sospensione dei lavori emanata dal sindaco. Anche se il vigneto è già stato piantato noi continueremo a batterci per tutelare la salute dei nostri figli, portando ai massimi livelli l’attenzione sulla nostra situazione”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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