Un duro commento quello che Raffaele Baratto (nella foto), parlamentare di Forza Italia ed imprenditore trevigiano, ha rilasciato ieri a fronte della notizia del giorno. Banca Intesa ha avviato le procedure per il recesso di tutti i contratti di affitto di immobili presso cui erano presenti filiali di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Una misura già annunciata, ma che rischia di lasciare interi paesi senza una filiale bancaria.
“E’ una decisione scandalosa – commenta Baratto – Intesa ha fatto un affare colossale comprando le due popolari. Una decisione del genere, volta solo ed esclusivamente a spremere fino all’ultima goccia di profitto, lascia orfani interi territori”.
“Un territorio ricco il nostro – aggiunge Baratto – che merita servizi adeguati. Banca Intesa ha l’obbligo morale di servire le piccole e medie imprese, avendo assunto la grande responsabilità di sostituirsi a Istituti di credito che hanno tradito la fiducia di migliaia di risparmiatori, non può solo ed esclusivamente pensare di spremere il territorio”.
“Se guardiamo ai risultati economici della nostra Regione qualunque soggetto bancario farebbe a gara per aprire filiale nel nostro territorio, Intesa invece le chiude. Le filiali locali, in frazioni e piccoli Comuni – spiega Baratto – spesso e volentieri erano di BpVi e Veneto Banca, ci sono Comuni interi che oggi rischiano di rimanere senza alcun riferimento e servizio bancario, con i disservizi che ne conseguono soprattuto per anziani e imprese, abituate ad avere a portata di mano la propria banca d’appoggio”.
“E’ paradossale – chiude Baratto – oltre al danno, anche la beffa. Dopo la dignità, la crisi bancaria ci toglie anche i servizi. Predisporrò a stretto giro un’interrogazione parlamentare e scriverò ad Abi e Banca d’Italia per denunciare una decisione che per l’ennesima volta penalizza i risparmiatori ed i cittadini”.
(Fonte: Raffaele Baratto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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